Mandato di Ladislao di Durazzo Napoli, 13 febbraio 1404 Archivio di Tocco di Montemiletto, Pergamene, 39

Ritratto di Ladislao di Durazzo, in SCIPIONE MAZZELLA, Descrittione del Regno di Napoli...Napoli, 1601
ASNa, Biblioteca

Mandato di Ladislao di Durazzo
Napoli, 13 febbraio 1404
Archivio di Tocco di Montemiletto,
Pergamene, 39

L’Archivio di Tocco di Montemiletto fu depositato presso l’Archivio di Stato nel 1949 e rappresenta un fondo particolarmente ricco per la storia feudale e sociale del Mezzogiorno.

Le pergamene conservate – complessivamente quattrocentoventitrè – coprono un arco cronologico che va dal 1250 al 1805 e sono privilegi, assensi, atti notarili.

I di Tocco, famiglia ritenuta di origine longobarda, presero la signoria e il nome da Tocco, paese del circondario di Benevento.

Le vicende della baronia di Tocco, che si componeva dei castelli di Tocco, Vitulano e Pietra di Tocco e dei casali di Cacciano, Foglianise e Sala, possono essere ricostruite proprio grazie ai documenti conservati nell’archivio della famiglia.

Il 27 gennaio 1404, con atto notarile rogato da Luca di Comite, Baldassarre della Ratta, conte di Caserta, vende al re Ladislao la baronia di Tocco per il prezzo di ducati settemilasettecento; il 30 gennaio è lo stesso re che conferma con suo privilegio la vendita del feudo a Guglielmo di Tocco; il 13 febbraio, con il mandato qui esposto, Ladislao, riconoscendo il passaggio del dominio feudale a Guglielmo, autorizza nei suoi confronti l’assecuratio vassallorum, ossia la prestazione del giuramento di fedeltà da parte degli abitanti del feudo; il 17 febbraio, infine, a Tocco avviene l’investitura del feudo da parte di Gentile de Montarano, giustiziere di Principato Ultra.